Sigmund Freud, nato il 6 Maggio del 1856, è stato un neurologo, psicoanalista e filosofo, conosciuto come fondatore della psicoanalisi. Di formazione medica, tentò di stabilire correlazioni tra la l’inconscio e le sue componenti con le strutture fisiche della mente e del corpo umano, teorie che hanno trovato conferma anche nella moderna neurologia e psichiatria.
Nato a Freiberg, nell’odierna Repubblica Ceca, da genitori ebrei laici, che non trasmettono al figlio un’educazione di stampo religioso-fideistico o tradizionalista. Si laureò in medicina, dedicandosi alla psichiatria e trasferendosi per un breve periodo nella città di Parigi, dove si interessò ai fenomeni isterici curati attraverso l’ipnosi.

L’inizio degli studi medici
Freud trova impiego nell’istituto zoologico viennese di Carl Claus, ma ben presto si sposta all’Istituto di Fisiologia di Ernst Brücke, che diverrà una figura determinante nella formazione di Sigmund. Nonostante un certo successo ottenuto nel campo della ricerca, Freud decide di dedicarsi alla pratica clinica all’Ospedale Generale di Vienna, curando i pazienti del reparto psichiatrico.
Tra il 1885 e il 1886 collabora con Charcot a Parigi, e si avvicina così all’ipnosi come cura per l’isteria, metodo clinico che Freud vuol diffondere al suo ritorno a Vienna. Per questo aprì il suo studio privato, continuando a pubblicare i primi studi su questo metodo catartico. Diversamente dall’approccio medico, Freud cominciò ad osservare con occhio più curioso i fenomeni isterici e i sintomi nevrotici (fobie varie, tosse nervosa, anoressia), cercando metodi per curarli.

La nascita della Psicoanalisi
Continuando ad indagare le cause dell’isteria, Freud arrivò alla conclusione che, alla base dei sintomi nevrotici, non c’erano dei problemi organici ma un conflitto tra forze inconsce. Da tale scoperta nacque la Psicoanalisi, letteralmente “studio della mente”, che, nello specifico, riguarda l’inconscio. La psiche di un soggetto, quindi non è dominata da processi consapevoli ma, soprattutto, da un’attività inconscia. Inoltre, Freud tenta una mappatura delle zone della psiche, dividendole tra inconscio, preconscio e conscio.
Lo studio dell’inconscio, può seguire diverse strade, manifestandosi in 5 forme. I sogni, che per Freud sono l’appagamento di un desiderio. I contrattempi quotidiani, che costituiscono un compromesso tra l’intenzione cosciente e quella inconscia. I sintomi nevrotici che nascono nel momento in cui gli impulsi dell’Es rimossi si esprimono in altra forma. L’arte, è un desiderio inconscio e costituisce la forma più evidente di sublimazione. E la religione, l’appagamento dei desideri più antichi, più forti, più pressanti dell’umanità.

Altre considerazioni di Freud
Il successo dell’analisi, secondo Freud, presuppone un lavoro combinato del paziente e del terapeuta, e risulta davvero efficace quando si genera il Transfert, o traslazione. Consiste nel trasferimento sul medico di stati d’animo provati dal paziente, che avviene grazie ad un sentimento di fiducia e attaccamento verso il terapeuta.
Inoltre, secondo Freud la personalità dell’individuo si crea a partire dall’equilibrio di tre istanze inconsce. L’Es, che consiste nella parte oscura, il caos di impulsi del piacere; il Super-Io, l’insieme di proibizioni presenti nell’individuo; e infine l’Io, la parte organizzata della personalità che deve equilibrare le pressioni dell’Es, del Super-io e del mondo esterno.

Ripercussioni sulle altre discipline
Le sue teorie costituirono una vera e propria rivoluzione nel pensiero occidentale ed ebbero ripercussioni sulle più svariate discipline. tra cui letteratura, filosofia, arte, sociologia. Lo stesso Freud dichiarò di aver arrecato all’umanità “una terza umiliazione”, dopo Copernico che tolse alla Terra il suo posto al centro dell’Universo, e Darwin, che mostrò all’uomo le sue origini animali. Grazie a Freud si scoprì che l’io, la parte cosciente del soggetto, non è il vero padrone dell’uomo.
Federica.
Figura affascinante e sotto certi aspetti controversa.
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