Grande artista esponente dell’Astrattismo italiano, Afro Libio Basaldella nasce a Udine il 4 Marzo del 1912. Considerato tra i più importanti artisti del dopoguerra e tra i principali esponenti dell’Informale italiano insieme ad Alberto Burri e a Lucio Fontana, appartenne negli anni trenta anche alla Scuola Romana.
Fin da ragazzo mostra talento e passione per l’arte, tanto che a soli sedici anni ha la sua prima esposizione presso la Mostra della Scuola Friulana d’Avanguardia nel 1928 insieme ai fratelli Dino e Mirko. Successivamente vinse una borsa di studio che gli permise di andare a Roma, ed entrare in contatto con l’ambiente artistico romano.

L’esperienza americana
Solamente intorno al 1950 Afro si reca negli Stati Uniti iniziando la ventennale collaborazione con la Catherine Viviano Gallery. Il differente clima culturale ed i molteplici movimenti artistici americani, influenzeranno l’operato dell’artista, rielaborati in maniera del tutto personale.
Infatti la sua arte si avvicina sempre di più alla produzione degli artisti americani dell’Action Painting, dell’arte informale, di Kline e di De Kooning in particolare. L’esperienza ventennale con la Viviano in America lascerà un forte segno nella produzione futura del Basaldella, tanto che ottenne consensi e fama a livello internazionale.

Gli ultimi anni di vita
Nel 1956 ottiene il premio come miglior pittore italiano alla Biennale di Venezia. Prende parte alla decorazione della nuova sede del palazzo dell’Unesco a Parigi insieme ad altri artisti di fama internazionale.
Dopo la morte del fratello Mirko, avvenuta nel 1969, Afro subisce alterne vicende di salute. Gli anni ’70 sono caratterizzati dall’intensificarsi dell’opera grafica e da un diradarsi dell’attività pittorica ed espositiva.
Muore a Zurigo nel 1976.
Federica.